Il 2022 rappresenta un anno importante per il VTC, infatti celebriamo il 30° della asd VTC Italia e quindi del VTC nel nostro Paese. Trent’anni sono tanti e pochi per una disciplina che affonda le sue origini nei secoli di cultura e storia vietnamita. Per chi, come me, era presente 30 anni fa, sono proprio tanti: anni di pratica, studio, condivisione che ci hanno accompagnato e hanno modellato le nostre esistenze. Tanti saranno anche i modi di festeggiare questo compleanno. Il Centro Thien Mon li festeggia ricordando il contributo dei tantissimi istruttori che si sono diplomati e hanno presentato il loro lavoro di tesi scegliendo me come Relatore. Sono quasi un centinaio e alcuni di loro hanno presentato tutte le loro tesi insieme a me: percorsi di 15-20 anni condivisi nella teoria e nella pratica. Le loro tesi rappresentano un contributo sempre nuovo, interessante, originale; studio di ricerca oppure di sperimentazione; scelte tecniche o filosofiche; argomenti di ogni genere che mettono al centro lo studio e l’amore per il VTC. Alcuni praticano ancora oggi; altri hanno interrotto la pratica; ma solo interrotto perchè ritornare è sempre possibile e accade continuamente. Il Thien mon inizia a pubblicare estratti da queste tesi come ringraziamento a tutti per esserci ed esserci stati. Il loro lavoro non va perso, I buoni frutti della loro ricerca appartengono al Thien Mon e a tutto il VTC Italia.
Il Viaggio nella vita e nel Viet Tai Chi
– A. Carboni [2010]
Il Viet Tai Chi offre molti spunti di riflessione sul tema del viaggio. Ogni poema contiene riferimenti al viaggio, alla via, al percorso da seguire. Il Viet Tai Chi stesso può essere considerato un viaggio, nel senso di percorso di elevazione sia fisico che mentale. Un viaggio che compiamo in parte con il nostro corpo, attraverso le forme, quindi attraverso il movimento, in parte dentro noi stessi, utilizzando anche le riflessioni dei poemi, attraverso la nostra mente ed il nostro spirito. Ma anche il Viet Tai Chi come arte marziale è in cammino, quindi in trasformazione, in movimento, in evoluzione.
E’ molto bello ricordare quanto racconta il Maestro Bao Lan sul periodico ABChì: “Sono passati molti anni da quando, nell’autunno del 1992, iniziò il mio primo corso di Viet Tai Chi a Padova. Eravamo in pochi e non c’era nessun programma. Insegnavo ciò che avevo imparato dal mio Maestro, cercando di trasmettere le tecniche secondo la loro tradizione d’origine e raccontavo agli allievi storie, aneddoti e leggende che molti maestri mi avevano trasmesso e con cui avevo riempito la mia infanzia arricchendola con filosofie e fantasie. Era un po’ come condividere le gioie e le confidenze con coloro che mi sono cari e con mia grande sorpresa molti di loro ancora oggi ricordano questi racconti.” [M° Bao Lan]
Chi pratica il Viet Tai Chi percorre un viaggio di evoluzione e di crescita sia tecnicamente, mediante il miglioramento nell’esecuzione dei movimenti, ma anche umanamente e spiritualmente, nella consapevolezza e nella maturità. La pratica consente una progressione tecnica, mentale, spirituale. Il Viet Tai Chi si dice abbia la caratteristica di essere automodellante: con la pratica, l’esecuzione delle forme si modifica, evolve, perché anche noi cambiamo, progrediamo. Il Viaggio che percorriamo con la pratica del Viet Tai Chi è una parte del nostro viaggio della vita, si interseca e si completa con le altre esperienze che fanno parte della nostra esperienza. Questo viaggio sicuramente ci aiuta, ci accompagna, ci completa. La progressione dell’allievo avviene sia nell’esecuzione e nella comprensione delle singole forme, sia seguendo il programma dei vari anni. La riflessione sui quien può avvenire su un livello analitico, considerando le singole frasi dei poemi, oppure su un piano più elevato, considerando in generale il significato delle forme ad un livello più globale.
