Il 2022 rappresenta un anno importante per il VTC, infatti celebriamo il 30° della asd VTC Italia e quindi del VTC nel nostro Paese. Trent’anni sono tanti e pochi per una disciplina che affonda le sue origini nei secoli di cultura e storia vietnamita. Per chi, come me, era presente 30 anni fa, sono proprio tanti: anni di pratica, studio, condivisione che ci hanno accompagnato e hanno modellato le nostre esistenze. Tanti saranno anche i modi di festeggiare questo compleanno. Il Centro Thien Mon li festeggia ricordando il contributo dei tantissimi istruttori che si sono diplomati e hanno presentato il loro lavoro di tesi scegliendo me come Relatore. Sono quasi un centinaio e alcuni di loro hanno presentato tutte le loro tesi insieme a me: percorsi di 15-20 anni condivisi nella teoria e nella pratica. Le loro tesi rappresentano un contributo sempre nuovo, interessante, originale; studio di ricerca oppure di sperimentazione; scelte tecniche o filosofiche; argomenti di ogni genere che mettono al centro lo studio e l’amore per il VTC. Alcuni praticano ancora oggi; altri hanno interrotto la pratica; ma solo interrotto perchè ritornare è sempre possibile e accade continuamente. Il Thien mon inizia a pubblicare estratti da queste tesi come ringraziamento a tutti per esserci ed esserci stati. Il loro lavoro non va perso, I buoni frutti della loro ricerca appartengono al Thien Mon e a tutto il VTC Italia.
Osserva l’Universo, breve viaggio nel mondo del Viet Tai Chi
– M. Lazzaro [2011]
Nelle arti marziali vietnamite le forme vengono tramandate attraverso delle “poesie”, cioè delle frasi che descrivono in termini poetici lo svolgimento delle tecniche. Queste “poesie” devono sottostare a particolari regole metriche, sono piut tosto sintetiche e ad ogni f rase cor r isponde un movimento complesso,comprendente più di una tecnica. Una caratteristica fondamentale dei poemi è l’uso di un linguaggio strettamente simbolico. E’ un linguaggio che nasce da una scrittura, quella degli ideogrammi, i cui segni raffigurano immagini che una volta trasformate in parole non si riferiscono a soggetti o a idee specifiche, ma racchiudono un significato globale. Il mondo occidentale è abituato a ragionare e a parlare in termini precisi, nel linguaggio orientale la parola in sé spesso non esprime un significato preciso. Il linguaggio occidentale è pratico il linguaggio orientale è imperniato di fantasia e di ricerca letterale. Un praticante di arti marziali che legge il nome di una tecnica come “la gru azzurra si alza in volo”, intuisce che c’è effettivamente qualcosa di bello, ma non riesce a trascendere il significato e quindi non comprende fino in fondo l’arte e il senso esplicito della tecnica. Per comprendere l’insegnamento contenuto nei poemi è importante conoscere le teorie e il simbolismo su cui si basano le Arti Marziali.