Il 2022 rappresenta un anno importante per il VTC, infatti celebriamo il 30° della asd VTC Italia e quindi del VTC nel nostro Paese. Trent’anni sono tanti e pochi per una disciplina che affonda le sue origini nei secoli di cultura e storia vietnamita. Per chi, come me, era presente 30 anni fa, sono proprio tanti: anni di pratica, studio, condivisione che ci hanno accompagnato e hanno modellato le nostre esistenze. Tanti saranno anche i modi di festeggiare questo compleanno. Il Centro Thien Mon li festeggia ricordando il contributo dei tantissimi istruttori che si sono diplomati e hanno presentato il loro lavoro di tesi scegliendo me come Relatore. Sono quasi un centinaio e alcuni di loro hanno presentato tutte le loro tesi insieme a me: percorsi di 15-20 anni condivisi nella teoria e nella pratica. Le loro tesi rappresentano un contributo sempre nuovo, interessante, originale; studio di ricerca oppure di sperimentazione; scelte tecniche o filosofiche; argomenti di ogni genere che mettono al centro lo studio e l’amore per il VTC. Alcuni praticano ancora oggi; altri hanno interrotto la pratica; ma solo interrotto perchè ritornare è sempre possibile e accade continuamente. Il Thien mon inizia a pubblicare estratti da queste tesi come ringraziamento a tutti per esserci ed esserci stati. Il loro lavoro non va perso, I buoni frutti della loro ricerca appartengono al Thien Mon e a tutto il VTC Italia.
Alla ricerca dell’arcobaleno nello studio della Thai Cuc Phien 42
– Monica Casonato [2018]
Il ventaglio rosso, come un’ala speciale dell’anima, è stato il mio grande compagno di evoluzione. E’ entrato con naturalezza nella mia mano fin dai primi maneggi. Non saprei dire se sono stata io per prima a sentire la sua energia o se, invece, sia stata l’arma a scegliere me. Una cosa è certa: la natura duale del ventaglio mi corrisponde e rispecchia la mia personalità. Oltre ad essere leggero, morbido, elegante e usato nelle diplomazie, è capace di nascondere la forza e la pericolosità delle sue stecche. Esplorando i movimenti d’ombra del ventaglio, ho imparato a esprimere anche le emozioni più intense quali la rabbia, la paura e il coraggio di cambiare. Per maneggiarlo bene bisogna riuscire ad avere “il polso della situazione” non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da un punto di vista interiore. Avere polso significa acquisire la fermezza delle decisioni anche di fronte alle incertezze e alle delusioni. Ci invita al coraggio e a scegliere una soluzione inaspettata, nascosta nelle tasche dell’anima, come l’arma del ventaglio un tempo. Il polso conduce la nostra mano ad afferrare le occasioni mai colte, il vento mai stretto e a scoprire nelle pieghe della vita. È stato l’affidarmi al ventaglio rosso del cuore che mi ha portata a scoprire il messaggio marziale nascosto tra le stecche della Thai Cuc Phien 42. Il cambiamento inizia dal nostro modo di vedere la realtà andando oltre alle apparenze del positivo e del negativo. In un angolo buio c’è sempre un raggio di luce a illuminare qualcosa che risplende come fosse fonte di luce e non un riflesso. Quando tutto può sembrare difficile, la saggezza del cuore ci ricorda i colori e la meraviglia per la vita e per tutto quello che vive in noi e attorno a noi. In questo modo vedremo risplendere un arcobaleno luminoso. Tutto quello che siamo, tutto quello che la vita è, sarà in quell’arcobaleno e lì troveremo la forza per proseguire il viaggio in questa vita terrena. Come qualcuno ha detto, “la bellezza sta negli occhi di chi guarda e la meraviglia vive in quegli stessi occhi che sanno arrivare al cuore”.