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Una finestra sul Viet Tai Chi: 30 anni di tesi. #27 Gli animali del VTC

Il 2022 rappresenta un anno importante per il VTC, infatti celebriamo il 30° della asd VTC Italia e quindi del VTC nel nostro Paese. Trent’anni sono tanti e pochi per una disciplina che affonda le sue origini nei secoli di cultura e storia vietnamita. Per chi, come me, era presente 30 anni fa, sono proprio tanti: anni di pratica, studio, condivisione che ci hanno accompagnato e hanno modellato le nostre esistenze. Tanti saranno anche i modi di festeggiare questo compleanno. Il Centro Thien Mon li festeggia ricordando il contributo dei tantissimi istruttori che si sono diplomati e hanno presentato il loro lavoro di tesi scegliendo me come Relatore. Sono quasi un centinaio e alcuni di loro hanno presentato tutte le loro tesi insieme a me: percorsi di 15-20 anni condivisi nella teoria e nella pratica. Le loro tesi rappresentano un contributo sempre nuovo, interessante, originale; studio di ricerca oppure di sperimentazione; scelte tecniche o filosofiche; argomenti di ogni genere che mettono al centro lo studio e l’amore per il VTC. Alcuni praticano ancora oggi; altri hanno interrotto la pratica; ma solo interrotto perchè ritornare è sempre possibile e accade continuamente. Il Thien mon inizia a pubblicare estratti da queste tesi come ringraziamento a tutti per esserci ed esserci stati. Il loro lavoro non va perso, I buoni frutti della loro ricerca appartengono al Thien Mon e a tutto il VTC Italia.

Conoscere il VTC attraverso gli animali
– Annabella Poppi [2019]

Forse anziché intitolare il lavoro “Conoscere gli animali attraverso il Viet Tai Chi” avrei dovuto scrivere “Conoscere se stessi attraverso il Viet Tai Chi ed i suoi animali”. Perché? Perché se non praticassi questa disciplina e avessi cercato informazioni sul simbolismo degli animali ad esempio su testi tipo il Bestiario e lo avessi letto, avrei sicuramente acquisito delle informazioni sulla simbologia e significato attribuito all’animale, avrei fatto il confronto con l’uomo, trovato parallelismi e tutto si sarebbe fermato li. Praticando il Viet Tai Chi invece questo non è possibile in quanto stiamo parlando di un’attività marziale, quindi un’attività fisica, dove impari delle sequenze di movimento, di tecniche che messe insieme danno origine a delle forme, che hanno come finalità il miglioramento fisico, posturale, respiratorio, energetico. Ad ogni forma, Quyen, è legato un poema chiamato Thieu.. Ogni volta che eseguiamo una forma, interpretiamo fisicamente, rendiamo visibile il poema. Ogni parte del poema che può essere anche di una sola parola ha un suo significato educativo e filosofico e la consapevolezza di questo, allena, arricchisce eleva il proprio spirito, il proprio essere. Quindi nel Viet Tai Chi, l’aspetto tecnico migliora il fisico, quello “poetico” è in simbiosi con le varie forme ed è educativo e propedeutico per l’anima, l’analisi di sé e di come agire nella vita. Come direbbe qualcuno, siamo d’innanzi alla perfezione del cerchio. Ad esempio: Al primo anno nel Quyen Luc Dieu, ovvero i sei movimenti meravigliosi, la terza tecnica è accompagnata da una parte del poema che dice: “Osservare l’universo”. Che significa? Sostanzialmente dice che se “guardo l’universo” mi guardo attorno riesco a farlo perché sono sereno con me stesso, sono lucido. Vivo il presente traendo insegnamenti dal passato per migliorare il futuro. E’ un concetto molto semplice ma molto profondo. Quanti vivono o si rifugiano nel passato o vivono nel futuro perdendo il presente? Perdendo eventi, occasioni l’attimo. Ecco questo è stato uno dei primi consigli che condividendolo cerco di mettere in pratica in certi momenti della mia vita, vivi adesso, affronta adesso, non farti prendere dai “se… ma. forse…” del passato ma vivi ora. Il futuro? Si evolverà in base alle scelte del presente. Ora: Cosa c’entrano gli animali e il conoscersi in tutto ciò? C’entrano eccome. In questi quattro anni in quasi tutte le forme affrontate, nel poema vengono citati o il poema stesso si ispira alle caratteristiche di un animale e attraverso la tecnica lo rappresentiamo. Lo enuncia sottolineando il suo significato simbolico, il messaggio che vuole trasmettere, le sua caratteristica, a cosa ispirarsi, a volte questa trasmissione avviene in modo un po’ criptico, ma grazie al Maestro o Maestra nel mio caso, ogni enigma viene rapidamente svelato. La fusione, tecnica più poema, ti trasforma in un attore e tanto più ti immedesimi in quell’animale tanto più la tecnica ti riesce meglio. Inevitabilmente se entri nella parte e diventi quell’animale, ne acquisisci, prendi consapevolezza anche delle sue caratteristiche istintuali e il suo significato simbolico, quindi arrivati a questo punto ad arrivare a farti due domande di riflessione e un’auto analisi il passo è breve. Nell’affrontare i vari animali in questo lavoro, con alcuni ho scoperto di farne parte, mi ci riconosco, altri mi hanno portato a delle riflessioni e a delle consapevolezze a volte difficili da accettare, altri mi hanno incuriosito perché sono delle nuove conoscenze, da tutti ho imparato qualcosa e quel qualcosa mi sarà utile come un’arma per affrontare le diverse situazioni che la vita mi proporrà. In fondo questo legame uomo-animale non ci si deve meravigliare, l’essere umano è un animale e come tutte le creature animali e non, fa parte di un unico grande organico, L’universo. E per concludere, scusate, ma quante volte anche noi umani abbiamo attribuito comportamenti umani ai nostri animali domestici?

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