la newsletter del centro Thien Mon
numero 22 - aprile 2023 versione online
Centro Thien Mon Centro Thien Mon
Allena la felicità

Buongiorno e ben trovati

In questo numero della NL parleremo della meditazione e della bellezza nel Tai Chi. Ascolteremo l’esperienza con la tesi di un altro istruttore del Thien Mon e conosceremo meglio uno degli animali simbolo del VTC: il serpente. Siamo agli ultimi mesi dell’anno accademico e gli appuntamenti interessanti sono numerosi: vi segnalo gli stage in programma da non perdere. Ma, prima, qualche anticipazione sulla nuova Academy.

Si inizi, dunque e buona lettura!

Maestra Anna Campo e la Redazione del Thien Mon

Tai Chi Academy

Da quest’anno la Academy del Thien Mon diventa un luogo di pratica e studio ricco di contenuti e unico nel suo genere. Potrete praticare per integrare la frequenza in palestra ma anche imparare e rivedere il programma di VTC sotto un nuovo tipo di approfondimento teorico e pratico. Con l’aiuto di maestri e istruttori del Thien Mon riuscirete a capire come migliorare la pratica delle forme in programma e avrete nuovi strumenti per insegnare ai vostri allievi; dalla mia esperienza di 30 anni di VTC alla vostra.

Meditazione

La parola “meditazione” viene dal latino “meditari”, forma passiva del verbo che letteralmente significa “essere mosso verso il centro”. Con la meditazione entriamo in noi stessi ma non ci isoliamo, anzi, siamo in grado di vedere profondamente tutte le cose e quindi, la realtà. Sulla meditazione hanno scritto innumerevoli pensatori, artisti, scienziati, religiosi e marzialisti. Qui riporto due frasi del Monaco Thich Nhat Hanh che mi ispirano particolarmente.

·         La meditazione non è un’evasione ma un incontro sereno con la realtà.

·         Meditare è guardare in profondità nel cuore delle cose.

In tutto il VTC la meditazione viene vista come uno strumento per avere forza e stabilità. La meditazione ci rende forti e stabili di fronte alle avversità della vita. Alla meditazione ho dedicato una piccola video lezione

La penna e la spada

Il serpente

Il serpente è una creatura molto presente nelle arti marziali. Le sue tecniche sono molto valide ed efficaci, anche se uomo e serpente hanno pochissimo in comune. Il fascino del corpo umano tuttavia, sta anche nel fatto che è in grado di imitare praticamente qualsiasi creatura o elemento della natura; con i gesti, il ritmo, la postura e l’atteggiamento siamo in grado di ricreare le movenze di animali molto diversi da noi. Ma perché il serpente non risulta mai molto simpatico? Molto deriva dalla nostra cultura che lo vede come essere viscido (in realtà non lo sono per niente) o ingannatore (dalle sacre scritture). Io penso che la difficoltà di esecuzione delle tecniche del serpente stia soprattutto nel nostro atteggiamento mentale; atteggiamento spesso rigido che poi crea la rigidità anche a livello corporeo. Il serpente ha forza nella schiena, ha flessibilità in tutte le articolazioni. Sembra una creatura limitata ma è in grado di attaccare e difendersi per terra, sugli alberi, in acqua; saltando e muovendosi a grande velocità. È anche in grado di nascondersi e di attaccare in modo fulmineo. Dobbiamo provare ad eseguire le sue tecniche lasciandoci andare nella morbidezza e nella fluidità come se ogni parte del corpo fosse legata alle altre da articolazioni morbide e elastiche. Il serpente ci invita ad allenare morbidezza ed elasticità fisica e mentale; ci fa prendere confidenza con posizioni alte e basse; ci insegna a rallentare e accelerare. Nel suo significato simbolico ci mostra come essere disposti al cambiamento con il suo mutare pelle, processo lungo e complesso come del resto i cambiamenti lo sono sempre.

Nel VTC iniziamo a conoscerlo con la forma Khai Mon e poi lo incontriamo in forme avanzate: Than Xa e Linh Xa. È anche di ispirazione in una bellissima forma di Chi Kung dal nome Chi Kong Xa Phap.

Il serpente è legato all’elemento acqua come lo sono le sue tecniche: attacchi con la punta del piede e con le dita delle mani

La Via del VTC

il segreto della bellezza

«Non ci sono segreti nascosti nel Tai Chi, ma soltanto cose troppo piccole per essere viste». Huang Sheng Shyan

Il Tai Chi è sempre bello da vedere ma possiamo dire esattamente perché? Nella pratica e nella consapevolezza ci sono diverse fasi di sviluppo e questo si percepisce anche dall’esterno.

All’inizio impariamo i movimenti, ovvero gli aspetti più macroscopici dell'arte: le posizioni, i movimenti, i gesti, le "tecniche". Tutto ciò che risulta ampio e visibile. Vederli fare è già bello; si tratta di tecniche eleganti, circolari, ricche di simboli, in cui il corpo si muove seguendo proporzioni armoniose e in qualche modo naturali.

A questo livello però, il tai chi rimane inespresso perché deve avviarsi anche il processo di percezione dell’energia interna che permette di veicolare la forza elastica, quella proveniente dai legamenti, in modo che il movimento diventi veramente fluido e rilassato. Quando guardiamo un praticante eseguire i suoi movimenti con questa consapevolezza, ce ne accorgiamo subito.

Dopo anni di pratica arriva anche la fase successiva, in cui sembra che il praticante affondi all’interno della propria pratica, percependo piccole cose, piccole aperture dei tendini, minime contrazioni dei muscoli.

L’ultima fase è quella in cui si raggiunge il Vuoto. È una fase a cui pochi arrivano, nella quale chi la attraversa, e mai riesce a completarla, diventa capace di annullare ogni tensione fisica, mentale ed emotiva.

Nel raggiungimento del Vuoto c’è la massima propriocezione, i movimenti non sono evidenti, dal di fuori si sente l’energia che fluisce senza ostacoli.

Ecco perché quando si guardano i Maestri eseguire una forma si pensa di vedere la vera bellezza. Non saranno i movimenti a livello fisico quelli della capacità atletica della gioventù, ma la loro essenza ispira la perfezione, l’energia si percepisce, si fonde con la materia, nel Vuoto e nel Pieno.

La via del VTC - Esperienza della tesi 

oggi ascoltiamo l'esperienza di Monica

Appuntamenti 

Di seguito gli appuntamenti già in calendario per i prossimi 3 mesi. Ogni numero della NL aggiorna questo calendario per tutti eventi che vengono proposti man mano.

Appuntamenti di aprile

Sabato 1 e 22 corso istruttori

Martedì 26 VTC Fuori Programma al Thien Mon: dalle 19.00.

Venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 stage VTC VVD Dunkerque, Francia

Appuntamenti di maggio

5-6-7: lancio Tai Chi Academy, apertura iscrizioni

Sabato 6 e 20 corso istruttori

Domenica 7 stage ripasso programma a Campagna Lupia

Dal 25 al 28 stage di VTC a Pesaro

Appuntamenti di giugno

sabato 10 e domenica 11 Coppa del mondo vocotruyen delle arti marziali vietnamite, Marsiglia Francia

Appuntamenti di luglio

Settimana 3-9 stage summer university Rosolina Rovigo

Il programma della Summer University 2023

La nostra università estiva ci porta a praticare e studiare quello che negli impegni tradizionali non riusciamo ad affrontare ma anche a imparare forme preziose che poi negli anni diventano parte del programma ufficiale del VTC. Anche quest’anno praticheremo e parleremo di

Chi kung

Scrittura illuminata e calligrafia

Viet tai chi e Bat Quai: quyen Bat Dieu Bo; ripasso del programma

Teoria e filosofia

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