LA MIA ESPERIENZA NELL’AFFRONTARE LA TESI DEL III DANG
Il mio percorso come praticante del Viet Tai Chi mi ha dato l’opportunità di affrontare tre sfide di tesi e ognuna di queste ha ampliato la mia comprensione del mondo interiore e del mondo esterno. In particolare, l’argomento che ho deciso di approfondire, nell’ultimo esame, nasce dall’esigenza personale dell’aver vissuto la pandemia del Covid-19, che ha sconvolto molte certezze e messo in discussione le abitudini della mia vita quotidiana. I movimenti flessibili e armoniosi del Tai Chi in tutti questi anni di allenamento mi hanno fornito energia al corpo e nutrimento per la mente e lo spirito. E dopo due anni di paure e chiusura, ho sentito il bisogno di indagare ulteriormente il ruolo del Tai Chi nella promozione della felicità, analizzando e mettendo in relazione due quyen: il TRUONG MIEN e il SINH LO.
L’esecuzione e la comprensione dei poemi analizzati, nelle due forme, mi hanno aiutata a migliorare la resilienza psicologica, la capacità di affrontare lo stress e la sensazione di benessere, entrando con molta curiosità nel pensiero taoista.
Infatti, per seguire La Via del Tao e vivere in armonia ho capito l’importanza di scegliere uno stile di vita semplice e naturale, che eviti l’eccesso e la complessità, e che rispetti l’equilibrio del mondo. Alcuni aspetti della sua filosofia mi hanno portata a guardare dentro di me per trovare pace, gioia interiore e saggezza, piuttosto che cercare soddisfazione nell’esteriorità. Vorrei concludere con un pensiero del Gran Maestro Bao Lan che in poche parole esprime una grande verità: “NON ESISTE NULLA DI PERMANENTE. LA FELICITA’ E’ LA RICERCA DENTRO IL NOSTRO CUORE E LA NOSTRA TESTA.”
MONICA CASONATO
Istruttrice iii DANG
