la newsletter del Centro Thien Mon
numero 9 ottobre 2022 versione online
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Allena la felicità

Buongiorno e ben trovati.

 

Oggi parliamo dei quyen e delle loro caratteristiche; inoltre vediamo gli appuntamenti del calendario dei prossimi mesi. Parleremo degli stage di VTC e continuiamo con alcuni consigli per chi vuole aprire un corso di VTC. L'approfondimento di oggi riguarderà la scheda 5 di Macrocosmo & Microcosmo.

Si inizi, dunque e buona lettura!

Maestra Anna Campo e la Redazione del Thien Mon

Cronache dagli stage

Stage dei 30 anni 24-25 settembre

Ogni stage è bello a modo suo e tutti rappresentano un’occasione per allenarsi e praticare insieme. Questo è stato uno stage molto gioioso e di maggiore condivisione, non solo perché si trattava di un festeggiamento ma anche perché abbiamo imparato tutti la stessa forma e le abbiamo dedicato un intero giorno. Non capita spesso di fare insieme la stessa cosa; ci sono tanti livelli e tante forme da studiare. Questa è stata occasione per condividere in gruppo (un gruppo grandissimo) la scoperta di un quyen nuovo, La Montagna Di Giada, creato dal M. Phan Hoang e proposto proprio per celebrare i 30 anni di VTC. Poi c’è stato il momento di suddividersi in gruppi e dedicarsi ad altro ma ricorderemo sempre questa bella esperienza di unità e condivisione.

Vita federale

Nel numero 8 della NL abbiamo visto come compiere i primi passi se si vuole aprire un corso di VTC. Ora ci domandiamo: quali titoli sono necessari? Per prima cosa diamo una risposta per quanto riguarda il VTC Italia, nel quale tutti ci formiamo e ci riconosciamo. Dobbiamo essere in possesso del grado di istruttore come prima cosa; abbiamo bisogno del parere positivo del nostro diretto Insegnante e anche della autorizzazione del Direttore Tecnico del VTC Italia, autorizzazione che si richiede tramite la Segreteria Tecnica. Questi titoli sono necessari perché testimoniano la preparazione specifica nella nostra disciplina e il rispetto nei confronti di Insegnanti e Maestri. Nel prossimo numero approfondiremo ulteriormente questo argomento.

La Via del VTC

Come si crea un quyen?

Caratteristiche e creazione dei Quyen sono importante base teorica non solo e non tanto per la creazione di una forma, impresa complessa e non alla portata di tutti, ma piuttosto per la comprensione delle forme che pratichiamo, sia nella pratica che per l’elaborazione di una tesi. Vediamo dunque quali sono queste caratteristiche.

Esistono forme antiche e forme moderne. Le prime sono quelle tramandate dall’antichità mentre le seconde sono quelle create dai maestri per insegnarle agli allievi e di queste tratteremo.

Ogni quyen si basa su tre pilastri: il pensiero iniziale, un fondo filosofico e la tecnica.

Il succo del quyen è la base centrale, composta di teoria e tecnica.

Pensiero iniziale:

Che cosa voglio dire agli allievi?

Fondo filosofico:

Quale è la base filosofica dietro all’insegnamento che voglio dare?

Per esempio voglio parlare di AM e DUONG e del DAO; degli aspetti della vita: coltivare bontà, saggezza e umiltà; sopprimere cattiveria e arroganza.

Ecco che creo il KHIEM LONG.

Dove la base tecnica rispecchia la base teorica.

COLTIVARE + ALLONTANARE in teoria.

FORZA (nel primo lato) + FLESSIBILITA’ (nel secondo lato) nella tecnica.

Ogni quyen avrà stesso numero di principi e di tecniche. Se parlo di 2 principi non metterò dentro gli 8 animali e le loro 8 tecniche…

Tecnica - struttura della forma:

INIZIO

La prima tecnica di ogni forma è il saluto. Ed è una componente fondamentale. Non sempre si inizia e finisce con lo stesso saluto (LOI HO). Lo schema può essere ABBA o ABAB. Il saluto è importante perché è una cerimonia che riscalda e prepara fisicamente e spiritualmente; si passa dall’essere fermi all’azione e si deve ricordare la filosofia dell’arte che si pratica e i suoi fondatori.

TECNICA DI APERTURA

La prima tecnica dopo il saluto è sempre una tecnica di difesa, quindi una parata; perché questo è alla base delle arti marziali dove si impara che la difesa è più importante dell’attacco.

SVOLGIMENTO DELLA FORMA

Lo svolgimento prevede lo sviluppo del Quyen o EVOLUZIONE, secondo le tecniche previste.

ESPLOSIONE

O culmine: il momento in cui c’è il massimo e poi si cambia direzione.

SECONDA PARTE - RITORNO

Saltando il saluto (ma non sempre) devo comunque ripetere EVOLUZIONE E ESPLOSIONE. La seconda parte non può essere identica alla prima, altrimenti non si tratta di una forma ma di una ripetizione. Ci sarà simmetria ma anche qualche cambiamento. Anche usando le stesse tecniche le due parti possono essere diverse.

CHIUSURA

Se non arrivo allo stesso punto di partenza, per esempio perché non è stato ripetuto il saluto a metà forma, ho bisogno delle TECNICHE DI RITORNO. In alcune forme sono dei passi, o dei salti o altre tecniche.

Note

In generale dobbiamo pensare dove collocare tecniche AM e DUONG nelle 2 parti della forma.

I maestri di una volta creavano pochissime forme, dette le forme madri. Per esempio nel TAI CHI cinese esiste la forma TAI CHI CHUAN come forma a mani nude e TAI CHI CHIEN, forma di bastone. Ognuna ha moltissime tecniche, 250 circa, e queste sono forme molto lunghe.

Le forme moderne sono le FORME DI ALLENAMENTO, create dai maestri per gli allievi, che contengono meno tecniche e servono a insegnare determinati concetti.

Le forme divise in due parti sono AM DUONG

Le forme in 4 parti si chiamano TU TUONG

Le forme in 8 sono dette BAT QUAI

Circa l’80% seno forme AM DUONG perché avanti e indietro sono concetti semplici.

Non ci sarà solo avanti/indietro ma, come nel VAN BA, anche destra/sinistra.

Importante anche la considerazione che esistono forme AM e forme DUONG cosicché 2 allievi possano eseguirle contemporaneamente uno come complemento dell’altro. Tecniche ACQUA per contrastare tecniche FUOCO, ecc.

Appuntamenti 

Di seguito gli appuntamenti già in calendario per i prossimi 3 mesi. Ogni numero della NL aggiorna questo calendario per tutti eventi che vengono proposti man mano.

Appuntamenti di ottobre

Sabato 1 primo appuntamento del corso istruttori

Domenica 2 riprendiamo a cantare e praticare Bat Nha Quyen al Thien Mon dalle 10.00

Sabato 8 secondo appuntamento del corso istruttori

Sabato 22 e domenica 23 TIÊN 22 - International OPEN Stage - Portugal

Appuntamenti di novembre

Sabato 5 e domenica 6 stage nazionale a Caldonazzo – Trento

Sabato 12 e 19 corso istruttori

Domenica 13 Bat Nha Quyen al Thien Mon dalle 10.00

Domenica 20 lezione di teoria di VTC per gli anni di corso e approfondimenti sulle tesi. Campagna Lupia, Centro civico, dalle 9 alle 13.

Appuntamenti di dicembre

Domenica 4 stage sulla forma Tap Bat Dieu Bo e teoria applicata a Caldonazzo, Trento

Sabato 17 corso istruttori

Macrocosmo & Microcosmo

Scheda 5 - I 12 meridiani energetici e Le 6 Energie

Quando ci avviciniamo alla materia molto complessa della circolazione energetica nel nostro corpo, impariamo che l’energia interna dell’individuo fluisce all’interno del corpo nei 12 meridiani energetici principali e in molti altri meridiani energetici che hanno differenti proprietà.

Le caratteristiche generali di questi 12 meridiani sono così riassumibili:

·         Sono divisi in 6 Yin (Am) e 6 Yang (Duong) a seconda che l’Energia scenda o salga.

·         Sono associati a 6 organi Yang (Duong) e a 6 visceri Yin (Am).

·         Iniziano o terminano su mano o piede.

·         L’energia circola attraverso tutti e 12 nell’arco della giornata, determinando un picco energetico in ognuno per 2 ore.

La scoperta molto interessante riguarda l’origine di questi 12 meridiani. Se pensiamo alla nascita dell’organismo dall’uovo fecondato in poi possiamo comprendere come l’esigenza legata alla crescita di questo piccolissimo essere sia quella di creare un sistema energetico in grado di garantire sopravvivenza e sviluppo in modo immediato. Un sistema energetico profondo a cui sono legati gli organi principali all’inizio dello sviluppo, una barriera per l’interazione con l’esterno e in mezzo i livelli energetici per passare dal lato più profondo a quello più superficiale, legando organi e funzioni intermedie. Ecco allora i 6 canali energetici dai quali poi si originano i 12 meridiani. I 6 canali prendono il nome dal tipo di energia che contengono e anche essi si riferiscono alla parte alta (mano) o bassa (piede) dell’organismo. Ogni canale ricomprende 2 meridiani, associati secondo criteri legati al tipo di energia che vi fluisce, secondo lo schema in tabella. Questa associazione non è la medesima che siamo abituati a studiare all’interno del ciclo energetico giornaliero. Le due associazioni tra coppie di meridiani creano una rete molto complessa, da interno ad esterno, da alto a basso e viceversa.

I 6 canali energetici sono: 

TAI YANG – THAI DUONG è lo Yang più superficiale, quello rivolto all’esterno che funge da barriera di protezione.

SHAO YANG – THIEU DUONG è lo Yang di mezzo che collega la parte yang più superficiale con quella più profonda.

YANG MING – DUONG MINH è lo yang più profondo, quello a contatto con l’energia Yin.

TAI YIN – THAI AM è lo Yin più superficiale, quello a contatto con lo Yang.

JUE YIN – QUYET AM è lo Yin di mezzo che collega i due livelli Yin.

SHAO YIN – THIEU AM lo Yin più profondo, fonte della vita, origine di acqua e fuoco.

La scheda numero 5 illustra le associazioni tra coppie meridiani e tra meridiani e canali mostrando come le energie lavorino lungo le ore del giorno e più profondamente nell’organismo. Quindi:

·         i meridiani energetici Yang  e Yin  con gli orari di apice energetico.

·         i legami tra organo e viscere.

·         i 3 canali energetici Yang per i canali mano e piede.

·         i 3 canali energetici Yin per i canali mano e piede.

·         Le caratteristiche climatiche associate alle 6 energie (freddo, calore, vento, fuoco, secchezza, umidità).

Queste associazioni si renderanno utilissime per la comprensione delle posizioni del VTC (schede 8 e 12)

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