La newsletter del Centro Thien Mon
numero 10 Ottobre 2022 versione online
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Allena la felicità

Buongiorno e ben trovati al numero 10 del nostro personale strumento per allenare la felicità.  In questo numero parleremo del Nome D’Arte, di cosa significa e di come fare per averlo. Continueremo a tenere sott’occhio gli appuntamenti dei prossimi 3 mesi per poter programmare meglio i nostri impegni e non perdere niente di quello che ci interessa. La rubrica della Via del VTC ci darà una panoramica del quarto anno di corso e delle sue meraviglie. Parleremo anche della farfalla nella rubrica La penna e la Spada.

 

Inauguriamo una nuova piccola rubrica che ho chiamato Ispirazioni: pensieri e citazioni dei Maestri che approfondirò con qualche mia osservazione.

Si inizi, dunque e buona lettura!

Maestra Anna Campo e la Redazione del Thien Mon

Una parola alla volta

VO DANH

Il nome d’arte rappresenta il nome dato dal Maestro ai propri allievi. In modo semplice possiamo dire che ce ne sono di due tipi. Il nome che si rifà al nome di famiglia del Maestro e quello che considera le generazioni di allievi. Il nome d’arte di famiglia si compone di due parti: la prima formata dal Nome del Maestro e la seconda da un nome che rappresenta l’allievo. Il Vo Danh riferito alla generazione viene deciso dal Maestro ed è formato anch’esso da due parti. Una che identifica la generazione di allieve o allievi (per esempio Nuvola e Vento) e l’altra scelta dal Maestro sulle caratteristiche dell’allievo. Così praticanti con lo stesso nome sanno di appartenere alla stessa generazione di allievi.

Nel mio caso questa è la successione: io ho preso il nome dal Maestro Phan Hoang; il mio Vo Danh è Hoang Văn che significa La Bella Letteratura. Quando sono diventata Maestra ho potuto dare il mio nome ai miei allievi. Questi nomi sono per esempio Hoa Văn Il Fiore della Letteratura e Văn Tiểu Hổ La piccola tigre letterata.

Quando chiedere il nome d’arte? Lo possiamo avere quando abbiamo raggiunto il II Dang e lo chiederemo al nostro Istruttore (o Maestro) il quale provvederà a conferirlo (se è Maestro) oppure a richiederlo al Gran Maestro Bao Lan tramite la Segreteria Tecnica.

Appuntamenti 

Di seguito gli appuntamenti già in calendario per i prossimi 3 mesi. Ogni numero della NL aggiorna questo calendario per tutti gli eventi che vengono proposti man mano.

Appuntamenti di ottobre

Sabato 22 e domenica 23 TIÊN 22 - International OPEN Stage - Portugal

Appuntamenti di novembre

Sabato 5 e domenica 6 stage nazionale a Caldonazzo – Trento

Sabato 12/19/26 corso istruttori

Domenica 20 stage di Armi Tradizionali, Padova Palazzetto Ca' Rasi

Appuntamenti di dicembre

Domenica 4 stage: VTC e comunicazione. Incontro formativo nell'ambito delle attività UPKL. Caldonazzo, Trento

Sabato 17 corso istruttori

 

La Via del VTC

Nei numeri precedenti abbiamo visto una panoramica dei primi 3 anni di VTC. Ora andiamo avanti con

Il quarto anno

Nel quarto anno ci aspettano tante sfide. Non solo impareremo forme complesse con significati a tanti livelli ma anche affronteremo un esame impegnativo (se lo vorremo) con una tesi e una prova lunga e impegnativa.

Mentre il terzo anno ci invitava a viaggiare dentro di noi, il quarto ci apre le porte del mondo esterno. Il mondo degli altri, da guardare e osservare per imparare a stare al mondo nel nostro posto, a crescere e evolvere; ma anche l’universo propriamente detto perché ci rivela la struttura sulla quale appoggia e ospita la vita. Il Phi Dieu ci insegna a lasciare il nido e a imparare dai nostri simili.

Il Khai Mon ci apre una finestra sul macrocosmo rivelandoci i rapporti di forza e coesistenza delle forze universali. Esse sembrano tanto lontane da noi ma non lo sono perché quello che impariamo dal macrocosmo lo possiamo riportare al nostro livello del microcosmo. Leggi e regole sono le stesse.

Il quarto anno ci regala anche due altre esperienze: la spada e la tesi. La forma di spada ci mette alla prova ma anche ci offre uno strumento bellissimo di allenamento, di bellezza, di crescita e conoscenza di noi stessi. La tesi a sua volta ci dà la possibilità di esplorare argomenti che ci hanno colpito e che riservano molte sorprese: infatti man mano che si procede col lavoro di tesi si fanno tantissime scoperte, qualsiasi sia l’argomento scelto. C’è poi anche il piacere di lavorare col proprio relatore e ci sarà anche la soddisfazione di discutere il nostro lavoro a tu per tu con la Commissione d’esame, esperienza indimenticabile.

La penna e la spada

La farfalla

Oggi parliamo della farfalla: creatura e simbolo che racchiude l’essenza del titolo di questa rubrica: la penna e la spada: mente e corpo; pensiero e allenamento; meditazione e pratica.

La farfalla ha rappresentato per me una vera sorpresa. Creatura effimera, leggera, bellissima e delicata fino a quando il VTC me l’ha mostrata, nella forma Truong Mien, come colei che nasce da un bozzolo in cui una larva ha dovuto trasformarsi e quindi affrontare una specie di morte; vive pochissimo ma durante la sua vita lavora indefessamente volando di fiore in fiore. La bellezza, la grazia assumono quindi un significato diverso, un valore diverso. L’essenza delle cose può essere diversa e molto più complessa. Quante volte vediamo una situazione per come si presenta all’esterno; persone o situazioni bellissime che però portano in sé contraddizioni, fatiche, sofferenza. Aver a che fare con i simboli è difficile e alle volte fuorviante!

In Vietnamita classico farfalla si dice Hồ Điệp mentre nella lingua corrente è bướm. Noi però usiamo il nome classico, lingua in cui sono stati composti i poemi di VTC; questo nome ci ricorda una piccola leggenda accaduta a Trang Tử (Chuang Tzu  circa 365–290 a.C.)

Chuang-tzu  è un filosofo cinese che visse intorno al IV secolo a.C. durante il periodo degli Stati Combattenti, un periodo di grande sviluppo nella filosofia cinese, le Cento Scuole di Pensiero. È l’autore principale di un'opera conosciuta con il suo nome, lo Zhuangzi, che è uno dei testi fondamentali del taoismo.

Si racconta che una notte sognò di essere una farfalla e di volare libero per ogni dove. Quando si svegliò si domandò: ho sognato di essere una farfalla oppure ora è una farfalla a sognare di essere me?

Nel VTC la farfalla rappresenta anche una pratica di allenamento che arricchisce la serie di tecniche di energia interna rappresentate da altri animali come gli Uccelli, il drago, la tigre e molti altri.

Le tecniche della farfalla prendono il nome di Ho Diep Cong. Ce ne parlò il GM Phan Hoang in uno stage molti anni fa in cui ci invitava a farci ispirare dalla resistenza e dalla forza di una creatura così piccola e leggera in grado di coprire enormi distanze in volo.

La sequenza che vi propongo, per passare al lato tecnico, è un esercizio di respirazione la cui missione principale è quella di aiutare il praticante ad acquisire un elevato potere interiore attraverso il suo allenamento in modo morbido con lo sviluppo di persistenza, visione, mente calma e fiducia in se stessi. Può essere utile anche nell’insegnamento perché HO-DIEP CONG fornisce agli insegnanti un nuovo metodo di insegnamento e una nuova tecnica per mostrare un diverso livello di formazione ai loro studenti; un altro modo di "essere forti" e "essere saggi".

La pratica di HO-DIEP CONG mira a:

·         Espansione della capacità dei polmoni; rafforzare il Dan Dien facilitando il flusso di energia interiore.

·         Acquisizione dell'abitudine alla persistenza e la resistenza necessaria per lunghe giornate di lavoro.

·         Aiuta a prevenire e a curare la lombalgia.

·         Facilita l'interconnessione tra muscoli, sistema nervoso e mente.

·         Favorisce l’Armonia.

Come si pratica?

1.       Partiamo dalla posizione Than Tru Tan facciamo il saluto e poi allarghiamo un po’ i piedi.

2.       Alziamo le mani, inspiriamo.

3.       Scendiamo con le braccia per fare un cerchio piccolo ed espiriamo un terzo della capacità polmonare

4.       Contraiamo il corpo e il basso ventre nel copro d’acciaio.

5.       Disegniamo un cerchio grande con le braccia e inspiriamo il più possibile mentre le braccia salgono ed espiriamo il 75% della capacità polmonare mentre scendono.

6.       Di nuovo una contrazione del corpo d’acciaio.

7.       Espiriamo tutta l’aria con forza abbassando le mani.

Sul canale youtube del Thien Mon trovate un video con l’esercizio. 

Quando lo facciamo?

Lo possiamo inserire nel programma di allenamento; possiamo praticarlo in viaggio perché non vuole troppo spazio (come Bai Di Xa). Quando siamo impegnati in un progetto importante, lo utilizziamo per focalizzare la nostra energia. Ogni volta che sentiamo la necessità di allenarci ma non sappiamo come cominciare: Ho Diep è perfetto.

Come vedete non è semplice pur nella sua semplicità.  Ogni tecnica racchiude proprietà che si scoprono con la pratica.  Sembra più facile alle volte insegnare un’intera forma che trasmettere una singola tecnica in tutta la sua complessità. Provate, allenatevi, scoprite che cosa può fare per voi Ho Diep Cong.

 

Ispirazioni

Felicità e tristezza

Sono due realtà della vita e non dobbiamo aver paura di vivere le nostre emozioni. Lo scopo del genere umano attraverso l’intera sua storia non è forse quello di trovare la felicità? Quindi anche noi dobbiamo cercare la felicità e possiamo farlo attraverso il VTC

Non siamo abbastanza deboli per non poter fare nulla
Non siamo abbastanza forti per poter fare a meno di esercitarci

GM Phan Hoang

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