Né lento, né veloce
Nella pratica del VTC, specialmente all’inizio, gli insegnanti ci ripetono quanto sia importante andare piano, rallentare i gesti, rallentare la respirazione. È un’impresa difficile tanto più quando non conosciamo bene le tecniche e le acceleriamo per insicurezza. Ma anche quando le conosciamo facciamo fatica ad andare piano; d’altro canto facciamo fatica anche ad andare veloci, a eseguire un movimento in velocità senza sbagliare e senza saltare le tecniche. La verità è che siamo incastrati nel mezzo, a una velocità che non è né lenta né veloce.
Nell’allenamento della maggior parte delle arti marziali, per perseguire la velocità si cerca di esprimere ogni movimento con la massima rapidità possibile. Questo tipo di allenamento è ottimo, specialmente per le discipline esterne che danno importanza al fisico, ma anche in queste la modalità veloce non deve essere l’unica. Dobbiamo assimilare posizioni, tecniche e gesti in maniera impeccabile e sicura per poi poterli eseguire in velocità senza perdere in qualità. Allenandoci nella lentezza e nella consapevolezza eviteremo di praticare in modo opaco, senza essere veramente consapevoli della nostra struttura corporea nelle diverse condizioni della pratica. Accrescerà consapevolezza nell’esecuzione del gesto tecnico e consentirà al sistema nervoso di regolare le tensioni di muscoli fra loro antagonisti. In questo modo ogni muscolo sarà in grado di esprimere la sua massima potenzialità perché quando uno agisce, il suo antagonista si rilassa e gli permette la massima efficienza.
Il Tai Chi è fatto di contrasti e questi contrasti creano armonia come sempre frutto dell’alternarsi di Yin e Yang.
Lentezza e velocità.
La prima sarà lo strumento per sentire una corretta e accurata propriocezione, per avere fluidità priva di resistenze muscolari e attriti articolari; consapevolezza e presenza mentale in ogni momento della pratica e attenzione a ogni singolo movimento.
La seconda stimolerà la trasmissione neuromotoria, la contrazione rapida delle fibre bianche e un lavoro energetico intenso.
La lentezza ci porterà alla massima qualità del movimento e ci permetterà di trasformare fluidità e morbidezza così raggiunte nella massima velocità possibile. |