la newsletter del centro Thien Mon
numero 3 maggio 2022 versione online
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Allena la felicità

Buongiorno e ben trovati. Iniziamo con la nostra “parola alla volta” e continueremo a parlare della “Via del VTC” con alcune osservazioni sul secondo anno di corso. Iniziamo anche la rubrica “la Penna e la Spada” che si occuperà di poemi e tecniche.

Troverete due articoli che parlano di filosofia e corrispondenze nella cultura orientale, argomento molto affascinante ma difficile da capire. Tutti siamo stati affascinati dalle tabelle delle corrispondenze che troviamo nello studio della nostra Disciplina ma facciamo fatica a comprenderne il meccanismo e quindi a ricordare.  Spero che quanto ho scritto possa chiarire un po’ le cose.

Siamo di ritorno dallo stage di Pesaro contenti e carichi di entusiasmo per le prossime avventure; vi racconto come è andata.

Per finire, qualche link e gli appuntamenti prossimi ai quali non potete mancare! buona lettura!

Maestra Anna Campo e la Redazione del Thien Mon

Una parola alla volta

Prima di tutto c’era un errore nell’ultima NL. Ve ne eravate accorti? Ad Am è stato attribuito il POSITIVO e a Duong il negativo!! Ovviamente è il contrario.

E ora occupiamoci della parola di oggi

Cintura

Nasce come indispensabile strumento di allenamento, per proteggere il Dan Dien e diventa portatrice del grado del praticante. Nel VTC esistono la cintura azzurra (per allievi dal 1 al 4 anno) la cintura nera (per chi ha conseguito la cintura di merito) e le cinture bordate di rosso per gli istruttori dal 1 dang in su. I maestri portano la cintura rossa e in seguito al V Dang, bianca e rossa. L’usanza vuole che gli uomini si facciano il nodo della cintura a sinistra e le donne a destra. E' importante il rispetto che le dobbiamo: mai tenerla indossata fuori dal luogo dell'allenamento e conservarla con cura.

La Via del VTC

Il secondo anno

Come siamo al secondo anno? Ancora principianti, è ovvio, ma lo saremo sempre, per quanti anni di corso frequenteremo! Però un po’ di cose le abbiamo capite. Ora affrontiamo una serie di forme che ci insegnano ad affrontare le situazioni. Nel secondo anno c’è tanta acqua e tanta strategia.

Acqua cattiva e pericolosa, come quella del Van Ba e acqua buona e purificatrice come quella del Bat Khi.

E le situazioni da affrontare? Quali sono? Dal Van Ba impariamo a gestire le emergenze, quelle che ci spaventano, quelle che hanno bisogno di tutta la nostra energia. A tutti nella vita è capitato di affrontare una situazione difficile e uscirne, magari vincitore ma prostrato e stanco. Questa forma insegna a superare le difficoltà con le energie sufficienti per affrontare quelle successive.

Il Bat Khi ci insegna a viaggiare. I viaggi sono di tanti tipi. Esterni ma anche a livello interiore. Ci allontaniamo per tornare, un po’ diversi, forse migliori. Possiamo scegliere di tornare ma anche di non tornare; in ogni caso fa parte della strada della nostra vita. Che cosa è importante? Purificarsi e essere grati.

La terza forma ci apre il mondo delle strategie del combattimento: il Bat Ma Tan. Come decidiamo di agire? Osserviamo e attacchiamo dall’alto oppure da una posizione bassa e più vicina alla terra? Avanziamo con prudenza o ci lanciamo sull’avversario? Andiamo avanti o scegliamo di retrocedere?

Non penso siano tutti concetti che possiamo subito fare nostri, durante l’anno di pratica; siamo anche troppo occupati a imparare le tecniche e le sequenze. Nel secondo anno c’è anche tanta tecnica: le posizioni, l’equilibrio, la concentrazione. Tutto si deposita dentro di noi come un seme e prima o poi germoglierà una piantina, che diventerà un albero e arriveranno i frutti.

La penna e la spada

Tutti noi ormai conosciamo l’importanza dei poemi (Thieu) del VTC e in genere nelle discipline vietnamite. Costituiscono un aspetto fondamentale nella pratica intesa come unione di corpo e mente. Allenano la concentrazione, favoriscono la memorizzazione, aiutano la meditazione e ci introducono al mondo filosofico, mitologico e simbolico orientale. Invece che iniziare questa rubrica dal nome “1 poema alla volta” con uno dei poemi delle forme del primo anno, oggi sono ispirata dal poema del Khai Mon, una sequenza di 8 frasi semplici ma ricche di significati.

Khai Mon Quyen

1 Kỳ lân tụ khí Il liocorno si concentra

2 Thần xà tầm châu Il serpente sacro cerca la perla

3 Thanh hạc đề khí La gru azzurra si alza in volo

4 Bạch phụng thiên dực La fenice bianca dalle ali celesti

5 Hùng long chuyển sơn Il drago eroico che sposta la montagna

6 Kim quy luyện đan La tartaruga d’oro fortifica il dan dien

7 Hắc hổ lôi vũ La tigre nera del tuono

8 Lao hầu thượng sơn La venerabile scimmia scala la montagna

Anche questo poema ci apre alcune porte. I colori tradizionali attribuiti agli animali:

L’azzurro (Thanh) della gru (Hạc)

Il bianco (Bạch) della fenice (Phụng)

L’oro (Kim) della tartaruga (Quy), spesso attribuito anche al drago

Il nero (Hắc) della tigre (Hổ)

Questi colori come è ormai ovvio, sono associati alle qualità come l’eleganza (il bianco) o l’appartenenza al Cielo (azzurro). Non sempre e non per forza i colori devono essere in relazione con i 5 Elementi. Ci sono anche altri tipi di relazioni.

Abbiamo anche delle qualità: il serpente è sacro, il drago è eroico, la scimmia è saggia.

E poi ci sono le azioni di ogni animale che possiamo associare alle loro caratteristiche nel Bat Quai.

Come vedete, da poche frasi ci possiamo costruire un mondo, una storia, una strategia, uno stile di vita. Queste sono tante porte che ci vengono aperte!

 

Approfondimenti: Macrocosmo & Microcosmo

Perché le tabelle delle corrispondenze esercitano un fascino così grande?

Macrocosmo e microcosmo sono collegati. Quello che troviamo nell’immensamente grande, lo troviamo anche nell’immensamente piccolo. A unirli ci siamo noi, l’Uomo: ritroviamo al nostro interno gli stessi meccanismi che regolano tutte le cose. Come collegare allora concetti, fenomeni, caratteristiche?

Tutti siamo stati affascinati dalle tabelle delle corrispondenze che troviamo nello studio della nostra Disciplina. Pensiamo che ogni tabella racchiuda infiniti aspetti della conoscenza ma è complicato comprendere e ricordare. Questo perchè la loro composizione deriva da un metodo di ragionamento che non pratichiamo spesso. L’Occidente infatti ha provilegiato il metodo DEDUTTIVO quando l’Oriente da migliaia di anni ha perfezionato e affinato a livelli altissimi il metodo INDUTTIVO.

Vediamo in breve che cosa significa questa affermazione.

La filosofia occidentale esiste con quale scopo? Conoscere la verità? Rispondere alle grandi domande sull’esistenza dell’Uomo? Trovare una spiegazione alle emozioni e in particolare alla sofferenza umana? Si, ma c’è molto di più. Tutti i bambini sono un po’ filosofi, poi possono continuare ad esserlo da adulti, coltivando il pensiero riflesso. Essere filosofi vuol dire vivere meglio? Forse. Ma per convivere con i problemi della vita la sola conoscenza non basta. Ci vuole la saggezza. Col tempo la filosofia si è strutturata in Scuole e branche ma quello che le accomuna è il metodo di ragionamento che viene da lontano, dai filosofi greci. Uno dei primi ad affrontare il tema del ragionamento induttivo e deduttivo fu proprio Aristotele. Per Aristotele l’Induzione è il procedimento che dai particolari porta all’universale. È lo strumento alla base delle scienze legate all’osservazione, soprattutto della natura.

Al contrario la deduzione parte dal generale per arrivare al particolare. Quindi secondo Aristotele il metodo induttivo non è propriamente un ragionamento ma solo osservazione perché si basa sull’esperienza, il vero ragionamento sta nel dedurre cioè arrivare a una conclusione senza il bisogno dell’esperienza.

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Macrocosmo&Microcosmo: Scheda 1

La scheda numero 1 è forse la più difficile da comprendere perché racchiude collegamenti a cui non siamo abituati nella pratica del VTC. Quando si intraprende una strada, soprattutto la Via delle arti marziali, ci si rende conto che non è possibile iniziare proprio dall’inizio, dal punto di origine. Ci si inserisce, semplicemente, in un flusso di esperienze, conoscenze, persone, praticanti e maestri. Il nostro maestro ci insegna e ci accompagna sulla Via ma da dove si parte dipende da tanti fattori, anche di carattere molto pratico: il programma tecnico del corso a cui abbiamo aderito; la didattica del nostro insegnante; persino il momento dell’anno in cui iniziamo.

All’inizio sarà sempre data precedenza alla pratica ma poi alcune considerazioni filosofiche iniziano a farsi strada, nello studio dei poemi delle forme, innanzitutto.

La scheda 1 ci apre il mondo delle relazioni tra Cielo e Terra. Queste due Forze si osservano e ognuna crea energie legate a quello che succede nell’altra.

Il Cielo crea i Tronchi Celesti osservando quello che succede sulla Terra.

La Terra crea i Rami Terrestri guardando al Cielo.

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cronaca dagli stage: Pesaro 22

Ritornare dallo stage di Pesaro è di per sé una esperienza! Dopo 3-4 giorni di esami, studio, pratica, rapporti umani, dimostrazioni, caldo e serate in compagnia, si ritorna carichi di emozioni ed esperienze. E tutto va rielaborato, rivissuto nei commenti delle chat, nelle congratulazioni e nei ringraziamenti. Il Centro Thien Mon prosegue nel suo percorso con tanti allievi che avanzano di grado, che diventano istruttori, che vivono per la prima volta l’emozione di uno stage nazionale. Avanzare dal 3° al 4° chi e altrettanto importante che dal III al IV Dang. Le emozioni sono le stesse, la soddisfazione pure. Si parla in continuazione degli anni difficili che abbiamo passato; del non aver potuto praticare come eravamo abituati; di quanto e come abbiamo reagito alle difficoltà. E lì, a Pesaro, si è visto il risultato dei tanti sforzi compiuti da tutti per stare insieme, allenarsi insieme, preparare gli esami insieme, partecipare insieme, essere agitati insieme. Bellissimo!!

La dimostrazione del Thien Mon si è intitolata “Esplosione di primavera” per celebrare la rinascita e la condivisione di un momento in cui tutti hanno proposto quello che sapevano fare, ognuno col suo livello di praticante; è nata una dimostrazione che ha emozionato sia chi l’ha fatta, sia chi l’ha vista. E questa è la cosa più importante.

Stanno girando in rete i filmati dei momenti più belli. Quando avremo un bel filmato della nostra dimostrazione lo condivideremo. Potete segnalare anche al Thien Mon, alla nostra email, se ne trovate qualcuno di carino (thienmon@thienmon.it).

Appuntamenti

Questi sono i prossimi appuntamenti da non perdere

o   Ventaglio: stage a Trento (palasport Caldonazzo) con il M° Maurizio Foschi - 12 giugno ISCRIZIONI APERTE a asd Le Tre Distanze di Trento (M. Ines Campo 3290733233)

o   Summer University, Rosolina - 28 giugno-3 luglio ISCRIZIONI APERTE CHE SCADONO IL 15 GIUGNO (M. Anna Campo 3406158071)

o   Bastone Vietnamita: programmato per settembre

30 anni di VTC: una finestra sulle tesi

La finestra su 30 di VTC continua a mostrarci argomenti e spunti di riflessione tramite le tesi elaborate. Argomenti tecnici e di carattere etico/filosofico. Tutti sono importanti e riflettono l’interesse del candidato che li ha scelti.

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